Atto Camera:Interrogazione a risposta scritta 4-00794presentato da

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00794presentato da

DI LELLO Marcotesto di

Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

DI LELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per la coesione territoriale. — Per sapere – premesso che:
la regione Campania ed il Ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno cofinanziato tra il 2008 ed il 2010 due interventi per la riqualificazione delle competenze dei disoccupati di lunga durata denominati Bros e Isola;
le due iniziative hanno riguardato un bacino di utenza derivante da un percorso che ha visto protagoniste le istituzioni locali nella gestione della fase di transizione dai vecchi uffici di collocamento alla nuova normativa che ha disciplinato l’iscrizione ai nuovi servizi per l’impiego ed ha riguardato migliaia di persone dell’area metropolitana di Napoli;
tale programma ha visto la partecipazione delle istituzioni sia sul piano locale, regione, comune e provincia, che nazionale, con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
circa 4000 disoccupati hanno partecipato a selezioni per percorsi formativi, preceduti da un primo periodo di «orientamento» di 78 ore (con una spesa di 9 milioni di euro) ed una seconda fase di generica formazione (400 ore finanziate con i fondi POR 2000-2006), finalizzati a sostenere l’inserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro, promossi e finanziati dal Governo (22 milioni di euro), dalla regione Campania (8 milioni di euro) oltre che dalla provincia e dal comune di Napoli;
al termine di tali programmi denominati I.S.O.L.A., gli aderenti al programma hanno potuto prendere parte a «stage» presso aziende locali che purtroppo però non hanno dato vita che a esperienze lavorative di assoluta genericità;
molte di queste attività sono state indirizzate alla acquisizione di competenze nel settore ambientale, che però vista la crisi attraversata dalla Regione Campania in ordine al grave problema dei rifiuti e della devastazione del territorio, il movimento dei disoccupati ha rivendicato un radicale cambio di rotta nella gestione della quarta fase del programma;
in seguito a diverse fasi di confronto, il movimento dei precari ha ottenuto una ulteriore fase di incentivo al reddito e formazione finanziata con altri 30 milioni di euro e ha rivendicato e ottenuto la riconversione dell’intero progetto in direzione della qualificazione nel settore ambientale di tutti i soggetti interessati, attraverso work experience effettuate in collaborazione con imprese realmente operanti nel settore ambientale, anche al fine di prevedere una concreta stabilizzazione lavorativa per tutta la platea di persone coinvolte, cui hanno fatto seguito formali riconoscimenti in fase di trattative con impegni per un reale sbocco occupazionale;
le varie convenzioni e delibere stipulate tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la regione Campania, la provincia e il, comune di Napoli impegnavano queste stesse istituzioni a realizzare azioni dirette all’avviamento al lavoro degli ex corsisti Isola e formalizzavano la trasformazione di costoro in una platea di assegnatari di un budget individuale per il reinserimento occupazionale e sociale previsto da quelle stesse convenzioni (progetto Bros);
a tal fine venivano stanziati 20 milioni di euro: 10 milioni finanziati dal Governo ed altri 10 stanziati dalla regione. La totale assenza di progetti ha significato il lento esaurimento di gran parte dei fondi (12,5 milioni) trasformati in sostegno al reddito per gli ex corsisti e per il rilascio del libretto formativo;
con l’avvicendamento politico del 2010 della giunta Caldoro, la regione ha firmato con il Governo Berlusconi un’altra convenzione con cui, oltre a riconoscere la platea dei lavoratori Bros ed il loro percorso formativo, ha stanziato ulteriori fondi per coprire un periodo di sostegno al reddito, come misura per contenere il disagio sociale, impegnandosi a dare corso all’intesa interistituzionale siglata al Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel mese di luglio del 2009 dal Sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali pro tempore, Senatore Pasquale Viespoli e dall’assessore regionale al lavoro della Campania, onorevole Corrado Gabriele;
in conseguenza di questa decisione, la giunta regionale della Campania su proposta dell’assessore regionale al lavoro Severino Nappi, con proprio atto deliberativo ha inserito nel piano regionale straordinario per il lavoro tale misura destinata ai cosiddetti precari BROS con un importo di 10 milioni di euro;
secondo quanto affermato in diversi tavoli di confronto dall’assessore regionale Nappi per la platea dei precari Bros la soluzione occupazionale doveva essere ricercata nelle misure previste dal bando «Più sviluppo più lavoro» (con uno stanziamento di 24 milioni di euro) ed in particolare della linea di intervento 1, esplicitamente dedicata a questo bacino in quanto riconosciuto dalle convenzioni del 26 giugno 2006 e del 14 aprile 2008 (tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, regione Campania, provincia e comune di Napoli) ai sensi della deliberazione della giunta regionale n. 342 del 29 febbraio 2008;
a distanza di circa 3 anni dal varo del piano straordinario per il lavoro, nessun passo concreto in avanti è stato maturato per gli aderenti alla platea di precari Bros;
il comune di Napoli e la provincia di Napoli, a seguito di confronto e con l’avallo della stessa regione, hanno elaborato linee di intervento per avviare progetti occupazionali per i lavoratori Bros;
il comune di Napoli ha approvato, con delibera n. 385 del 20 maggio 2013, le linee guida per l’introduzione negli appalti di lavori e di servizi di una clausola sociale a favore dell’occupazione di persone con particolari difficoltà di inserimento lavorativo, cui potrebbero essere opportunamente destinate le risorse residue dell’intesa interistituzionale non ancora spese;
su tale strategia si è positivamente espresso lo stesso Ministero del lavoro e delle politiche sociali in diverse occasioni di confronto dichiarando in tal senso l’effettiva disponibilità è sbloccare fondi finalizzati all’occupabilità dei Bros pari a circa 7,5 milioni di euro non ancora trasferiti alla regione Campania;
la soluzione obbligata sarebbe, a detta dei rappresentanti istituzionali di comune di Napoli e provincia di Napoli, quella di trasferire i fondi per i lavoratori Bros dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali direttamente a comune e provincia di Napoli, enti proponenti dei progetti e già firmatari della suddetta intesa –:
se il Governo non intenda procedere alla riconvocazione di un tavolo interistituzionale che includa regione Campania, provincia e comune di Napoli, al fine di individuare una soluzione positiva alla vertenza anche attraverso una diversa allocazione delle risorse residuali;
se il Governo non intenda assumere iniziative per varare ulteriori misure straordinarie per la promozione dell’occupazione di fasce svantaggiate del mercato del lavoro nell’area metropolitana di Napoli, anche attraverso interventi di sostegno al reddito legati a particolari periodi di stagnazione occupazionale. (4-00794)

 

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