LE CHIACCHIERE DEL TAVOLO INTERISTITUZIONALE…LA RABBIA DEI PRECARI !

 

LE CHIACCHIERE DEL TAVOLO INTERISTITUZIONALE…LA RABBIA DEI PRECARI !

Stamattina c’ è stato il faccia a faccia tra il vice-sindaco Sodano e la rappresentanza dei precari Bros per discutere dell’ esito e le decisioni prese al Tavolo Interistituzionale,tenutosi l’ 8 novembre in Prefettura, dove i massimi rappresentanti degli Enti Locali hanno affrontato le spinose questioni della vertenza Bros.

Da subito possiamo considerare la nostra netta divergenza e malcontento sulle ( non ) scelte definite dalle amministrazioni locali su come affrontare le questioni occupazionali, in netta contrapposizione rispetto anche all’enfasi e l’entusiasmo di come il quotidiano ” Il Mattino ” ha riportato le dichiarazioni, in merito alle ( non ) soluzioni che si prefiggono sia l’assessore Nappi, il presidente Caldoro ed il Sindaco De Magistris che continua a strumentalizzare e sfruttare a livello mediatico una contestazione subita dagli stessi precari.

La Giunta regionale continua ad essere ferma e convinta che la risposta occupazionale per i precari Bros sia il piano lavoro elaborato dal’assessore Nappi, il quale piano, in atto da un anno, non ha prodotto ( o per lo meno per poche decine ) posti di lavoro che garantiscono una stabilità salariale e contrattuale per i precari, inoltre non corrispondono alle reali esigenze e competenze che nel corso degli anni hanno acquisito i precari Bros ( attraverso percorsi formativi e qualifiche nei settori ambientali, dalla raccolta differenziata, alle bonifiche delle coste marine, alla vigilanza ambientale, dove gli stessi precari sono stati utilizzati durante l’emergenza rifiuti ). Il Tavolo Interistituzionale evidenzia una netta discriminazione nei nostri confronti, equiparandoci alla vasta platea di disoccupati generici, senza tener conto dei nostri percorsi formativi, le relative qualifiche che fanno di questa forza-lavoro una vera risorsa da utilizzare nelle emergenze critiche e continue che la città di Napoli e la sua provincia soffrono quotidianamente: emergenza rifiuti ( non saranno le flotte navali a risolvere un’ emergenza che prima o poi ritornerà ), dissesto idrogeologico ( dove ancora oggi assistiamo ad un massacro umano ed un disastro urbanistico per le ataviche speculazioni di imprenditori e classe politica ), riqualificazione di interi quartieri storici della città e delle periferie, rilancio dei servizi alla cittadinanza e patrimonio culturale e turistico. Questi a nostro avviso sono settori strategici che possono rilanciare sviluppo, posti di lavoro e ” rivoluzionare ” la città di Napoli, ci sono fondi economici da subito disponibili ( fondi europei ), ed il finanziamento del Governo nazionale, pari a 7,5 milioni di euro vincolati prettamente sul progetto Bros, per creare condizioni occupazionali in favore degli stessi precari, i quali fondi giacciono e dormono nelle casse delle Istituzioni . A questo punto ci chiediamo, quali sono i reali interessi a non utilizzare questi fondi e gli stessi precari nei settori da noi delineati strategici, mentre si continua a sbandierare un ormai fallito piano lavoro  come soluzione e si continua allo stesso modo una campagna di criminalizzazione ai danni degli stessi precari ? il nostro sospetto è che si vuole continuare a mantenere un rapporto oscuro e trasversale con quei ” colletti bianchi ” collusi con la criminalità imprenditoriale per gestire i grandi eventi della città di Napoli e la trasformazione affaristica del trattamento dei rifiuti. Affari e speculazioni che noi abbiamo sempre denunciato !

Lo stesso Sindaco De Magistris ha disatteso i suoi proclami elettorali, resi pubblici su i network nazionali e mediatici, sulle ipotesi di utilizzare i precari Bros nella raccolta differenziata ( ricordiamo che doveva essere il primo impegno di questa Giunta ), per superare l’emergenza rifiuti, di aprire un confronto costruttivo ai fini di risolvere la spinosa vertenza, ma la partenza di questa Giunta è stata poco felice, in quanto è stata una partenza sulla  ” legalità ” con un’ ondata repressiva ai danni di fasce deboli che vivono di espedienti. Questo Tavolo Interistituzionale ha prodotto rabbia e malcontento rispetto alle attese, rispetto al nostro auspicio ed alle soluzioni da noi definite, ricordando che questo Tavolo è stato convocato grazie ad un ventaglio di iniziative e la determinazione di un presidio permanente di 15 giorni dinanzi a Palazzo San Giacomo, che nulla ha avuto a che vedere con richieste di elemosine e ” ingraziarsi ” l’ amministrazione comunale.

Nonostante l’esito del Tavolo, a nostro avviso, non ha soddisfatto le nostre aspettative e richieste, i precari bros continuano e continueranno a rivendicare maggior tutela, garanzie e prospettive occupazionali, le quali ricordiamo sono state siglate e condivise da protocolli di intese tra il Governo e Enti Locali e dunque legittimamente riconosciuti attraverso l’ acquisizione di un libretto formativo registrato presso l’ ARLAS ( agenzia regionale per il lavoro e la scuola ) della regione Campania, pertanto rivendichiamo il pieno diritto di trattamento alla pari di altre emergenze occupazionali ( dove per fortuna hanno avuto esito positivo ) che hanno visto coinvolto la Fiat, Irisbus, Alenia, i quali lavoratori delle aziende nominate rientrano in un decreto Istituzionale che li equipara alle condizione dei precari Bros. Invitiamo tutti i mass-media ed ai politici che parlano ” a vanvera ” di documentarsi su atti deliberati presso le segreterie istituzionali, così potranno constatare e considerare legittime le nostre rivendicazioni, potranno constatare che la piena legittimità del riconoscimento dei precari Bros all’ interno del piano lavoro alla voce ” più sviluppo più lavoro ” paragrafati alla Linea 1 come soggetti con condizione critica e svantaggiata e priorità alla ricollocazione nel Mercato del Lavoro.

 

 

Coordinamento di lotta per il lavoro

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