ANCORA UN TENTATIVO DI CRIMINALIZZARE ED INFANGARE LA MOBILITAZIONE E GLI OBIETTIVI DI LOTTA

 

ANCORA UN TENTATIVO DI CRIMINALIZZARE ED INFANGARE LA MOBILITAZIONE E GLI OBIETTIVI DI LOTTA DEI DISOCCUPATI E DEI PRECARI BROS.

Questa mattina (mercoledì 16) la polizia si è reacata nelle case di 15 precari aderenti ai movimenti di lotta dei disoccupati e dei precari Bros nell’ambito di una inchiesta che configura il reato di “Associazione a delinquere”.

Sono state perquisite le sedi del Centro Sociale “Carlo Giuliani” in Via Cesare Rosaroll e la sede del Comitato Banchi Nuovi in Via del Grande Archivio.

E’ evidente il tentativo della Procura della Repubblica, attraverso questo tipo di inchiesta, di infangare, attraverso l’utilizzo di un articolo del codice penale che, di solito, viene utilizzato contro delinquenti e camorristi, la lotta e le Vertenza dei Precari Bros.

Mentre, a Napoli come altrove, cresce il numero dei disoccupati, mentre le politiche padronali e governative causano la chiusura di fabbriche, mentre le amministrazioni regionali e locali chiudono ospedali e tagliano i trasporti pubblici la Procura della Repubblica si accanisce contro chi si organizza e lotta per affermare il proprio sacrosanto diritto al lavoro.

Non è la prima volta che la Procura della Repubblica prova ad infangare la Vertenza Bros. Già negli anni passati una inchiesta simile si rivelò una vera e propria bufala giudiziaria.

Nel ribadire le ragioni e gli obiettivi della nostra Vertenza i Preacri Bros rilanciano l’allarme democratico circa il tentativo di criminalizzare e soffocare una protesta sociale che non si fermerà fino all’affermazione del diritto al reddito e al lavoro.

Coordinamento di lotta x il lavoro

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