Al Ministero del Lavoro,

Al Ministero del Lavoro,

per conoscenza alla Prefettura di Napoli, all’Assessore al Lavoro del Comune di Napoli, della Provincia di Napoli e della Regione Campania:

In queste settimane stiamo rilanciando la Vertenza dei Precari BROS presso le istituzioni nazionali costruendo una interlocuzione con il Ministero del Lavoro affinché si chiarisca – definitivamente – il futuro di questa platea di precari che da anni vivono una quotidianità fatta di incertezze e di mancanza di qualsiasi strumento di sussistenza salariale.

Ci batteremo fino all’ultimo minuto utile per affermare il sacrosanto diritto dei Precari BROS ad una positiva soluzione di una Vertenza che si trascina, da anni, a causa dell’atteggiamento, nei fatti, arrogante che le istituzioni hanno interpretato sprecando milioni di Euro, mortificando l’abnegazione e le competenze professionali acquisite dai Precari BROS.

Un percorso di acquisizione di competenze (maturate prevalentemente nel settore ambientale e dell’assistenza alle persone) maturato attraverso anni in cui gli attuali Precari BROS hanno frequentato di moduli di orientamento professionale, corsi di qualificazione, work experiance stage lavorativi presso aziende.

Un percorso interrotto, bruscamente, dall’attuale Amministrazione Regionale della Campania la quale si è sottratta dal Tavolo Interistituzionale (composto da Governo nazionale, Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli) ed ha affossato, senza particolari motivazioni, il Progetto BROS.

In questo lungo lasso di tempo trascorso nessun provvedimento è stato messo in opera per sostenere queste famiglie e per offrire uno sbocco lavorativo serio a questi Precari.

Anzi – se osserviamo il quadro complessivo della situazione ambientale in Campania – possiamo affermare, tranquillamente, che a fronte dell’aumento del degrado e dei fattori di devastazione territoriale non sono state messe a valore le competenze dei Precari BROS che avrebbero, dentro un autorevole programma di risanamento ambientale e sanitario, potuto offrire un notevole contributo alla rinascita dell’area metropolitana napoletana e della Campania.

PICCOLI PASSI MA NESSUNA SOLUZIONE DELLA VERTENZA BROS

Alcune istituzioni (particolarmente il Comune di Napoli ma anche la Provincia di Napoli si è, più volte, mostrata favorevole al confronto con i Precari BROS) in questi anni hanno avanzato piccoli elementi di progettualità e manifestato disponibilità all’ascolto verso le ragioni dei Precari BROS.

Lo stesso varo di una Delibera comunale che prevede una “clausola sociale per le assunzioni di competenze del Comune” pur rappresentando un segno di attenzione politica verso la condizione dei Precari non ha comportato una ricaduta positiva seria e consistente.

Nel contempo la nostra platea di Precari BROS sta conoscendo un inevitabile processo di ulteriore emarginazione dai dispositivi di funzionamento del già asfittico del mercato del lavoro in quanto il trascorrere del tempo rende ancora più complicato l’eventuale assorbimento dei disoccupati/precari. Un altro tassello attiene alla diffusa mortalità ed al raggiungimento dell’età pensionabile da parte di diverse centinaia di disoccupati/precari BROS i quali sono, praticamente, fuori dai numeri ufficiali del Progetto.

A distanza di anni dall’impasse in cui è stato spinto il Progetto BROS vogliamo rilanciare alle Istituzioni nazionali e locali alcune proposte che crediamo possano contribuire a sanare la palese ingiustizia che si è consumata contro questi disoccupati/precari, valorizzare i milioni di Euro spesi in questi anni e ridare dignità sia ai disoccupati/precari che al funzionamento delle istituzioni.

Riteniamo, anche confidando sui fondi ancora non impegnati ed ascritti ai Precari BROS, che il mondo della cooperazione, del privato/sociale e del variegato utilizzo delle modalità di impiego degli ammortizzatori sociali potrebbero concorrere tra loro per costruire un ventaglio di interventi, anche limitati nel tempo e con caratteristiche sperimentali, in grado di avviare un sistema di sostegno al reddito e di assistenza verso la platea dei Precari BROS.

Una operazione del genere, progettata unitariamente da tecnici del Ministero, degli Enti Locali e delle strutture preposte allo scopo potrebbe definire, anche con caratteristiche innovative ed originali, una linea di condotta efficace per la risoluzione della Vertenza BROS.

Certo il nostro viatico ed auspicio resta l’obiettivo della conquista di un posto di lavoro stabile e sicuro e, possibilmente, la valorizzazione sociale delle nostre competenze professionali ma, consapevoli della crisi economica in atto, riteniamo di poter accedere anche ad altri strumenti di sostegno al reddito.

Ciò che non deve accadere ma che, purtroppo già sta accadendo, è che, per troppi anni, migliaia di famiglie afferenti al Progetto BROS sono state privati di qualsivoglia sostegno.

In tal senso reclamiamo al Ministero del Lavoro, alle istituzioni regionali e locali ed alla stessa Prefettura di Napoli la formalizzazione di un impegno legislativo e concreto che avvii, in tempi certi e calendarizzati, un mix di interventi in grado di impattare con la nostra condizione di disagio e sofferenza.

Ogni ulteriore rinvio, ogni ulteriore dilazione burocratica, ogni lungaggine arrogante e politicista servirebbe solo ad offendere la dignità e le già pesanti condizioni di sopravvivenza dei precari/disoccupati del Progetto BROS.

 

Data 24/7/2013       

PRECARI BROS ORGANIZZATI DI NAPOLI E PROVINCIA

Coordinamento di lotta x il lavoro-Movimento di lotta zona orientale-Movimento disoccupati pontenuovo

Movimento  unione disoccupati napoletani-Movimento unione disoccupati organizzati-Movimento disoccupati centro storico

Leave a Reply