Ai capoccia di Banchi Nuovi:Corvi e mestatori siete e, nonostante le falsità

Ai capoccia di Banchi Nuovi:

Corvi e mestatori siete e, nonostante le falsità

Che alimentate, tali rimarrete!!

 

Abbiamo notato che i capoccia che dirigono il gruppetto dei Banchi Nuovi si sono degnati di rispondere (..si fa per dire!) ad alcuni comunicati dei Precari Bros Organizzati. Evidentemente hanno smesso di inzozzare Indymedia con le loro luride fotografie, di spargere ingiurie e falsità sui compagni e di diffondere notizie false tra i precari.

Iniziamo subito a dire che, ancora una volta, anche da come e’ scritto il loro lungo comunicato, si ricava che il loro obiettivo e’ colpire il Coordinamento di Lotta ad ogni costo.

Infatti coloro i quali che hanno scritto il documento di Banchi Nuovi si rivolgono costantemente al Coordinamento ed evitano di usare la sigla Precari Bros Organizzati perché’ da un lato vogliono negare la realtà di una unità che da alcuni anni funziona e va‚ avanti e dall’altro puntano a dividere i compagni del Coordinamento dagli altri movimenti di lotta che aderiscono ai Precari Bros Organizzati.

Gia’ questo dato conferma il carattere di divisione che questi corvi hanno da sempre nei movimenti come dimostra la storia di questi anni tra i disoccupati e nelle altre vertenze sociali.

Veniamo ora ad alcune delle falsità che i non disoccupati che dirigono Banchi Nuovi hanno scritto:

Sulla presunta purezza storica di Banchi Nuovi.

Nessuno tra noi vuole gettare fango sulla storia dei disoccupati organizzati. Certo nella sede di Banchi Nuovi (quella che era situata a Vico Banchi Nuovi 7) si sono organizzati vari cicli di lotta dei disoccupati. Ma gli attuali dirigenti di Banchi Nuovi si dimenticano di dire che, puntualmente, dopo alcuni anni i disoccupati cacciavano il gruppetto dirigente perché’ questo, in nome dei propri interessi di bottega, ostacolava la conclusione delle vertenze. E’ accaduto dopo il terremoto del 1980, a ridosso della conclusione delle Vertenza dei ‚700‚ e, successivamente, agli inizi degli anni ‚90 quando il Movimento di Lotta per il Lavoro conquistò i Corsi di Formazione e poi i Lavori Socialmente Utili. I protagonisti di queste vicende, fortunatamente, non sono morti, molti sono ancora compagni che agiscono nei movimenti di lotta (non solo dei disoccupati) e possono testimoniare di come si svolsero le discussioni e come sono evolute le diverse situazioni.

A questo proposito e’ arrivato il tempo che a Napoli si faccia piazza pulita della leggenda di questo personaggio e del suo gruppetto che da trenta anni si arroga il diritto di rappresentare la lotta dei disoccupati. Sono migliaia i disoccupati che hanno conquistato il diritto al lavoro con la lotta, sono stati centinaia i proletari e i compagni che hanno contribuito a queste lotte. Oggi molti di questi compagni o stanno in pensione, o sono impegnati nei sindacati (dalla Cgil ai sindacati di base), molti, legittimamente, si sono ‚ritirati a vita privata‚ ma ci sembra assurdo che qualcuno si atteggia ad unico santone di una battaglia che e’ iniziata nei primi anni ‚70.

Quindi, per cortesia, per pudore e per rispetto ai tanti che hanno sputato il sangue in queste lotte sarebbe bene che i dirigenti di Banchi Nuovi facessero silenzio e smettessero di atteggiarsi verso tante persone che non conoscono le vicende dei movimenti napoletani. Del resto ‚ e lo diciamo senza nessuna autogratificazione personale ‚ nessuno di questi dirigenti (forse, tranne il loro guru) ha mai avuto una banale denuncia dalla Questura e hanno conosciuto la lotta solo dal racconto degli altri.

I problemi di oggi, i nodi della Vertenza Bros.

Nel comunicato di Banchi Nuovi si tenta di individuare una contraddizione nella pratica del Coordinamento e in quella, successiva, dei Precari Bros Organizzati.

I corvi che dirigono Banchi Nuovi insistono costantemente nell’accusare che i Precari Bros Organizzati sarebbero stati al carro politico di Corrado Gabriele mentre loro sarebbero puri e senza macchia.

Anche su questo e’ bene spiegare un po’di cose.

Gabriele √® stato Assessore al Lavoro prima alla Provincia e poi alla Regione non per un giorno ma per diversi anni. Ci piaccia o meno e’ dell’Assessorato di Gabriele la paternita’del Progetto I.SO.LA. e, precedentemente, l’avvio di tutti i meccanismi normativi e legislativi che hanno consentito i Corsi di Orientamento, di Formazione Professionale, i vari progetti fino a Bros ed al Libretto Formativo.

Queste cose sono state decise, non nei bar, non a casa di qualcuno ma nei Consigli Regionali, nelle Giunte provinciali e comunali, nelle Cabine di Regia, nei tavoli istituzionali a Roma al Ministero del Lavoro e negli uffici dei vari Prefetti di Napoli.

E‚ stato Corrado Gabriele ad interrompere, assumendosi le responsabilità in prima persona, l ostracismo della precedente Assessore al Lavoro (Adriana Buffardi) la quale non ha mai voluto prendere in considerazione le richieste dei movimenti di lotta nonostante le lotte, gli arresti e le mobilitazioni. Certo dopo oltre 10 anni ognuno puo’ criticare l’operato di Gabriele ma, per quanto ci riguarda, non ci sembra che chi ha preceduto o chi siede adesso al suo posto abbia un rapporto positivo con i movimenti di lotta.

Se poi, come crediamo, la critica principale che viene mossa a Gabriele e’ quella di aver allargato il numero dei destinatari dei corsi allora veramente siamo in presenza di uno squallido opportunismo verso tanti disoccupati o indultati (da sempre discriminati) i quali hanno, finalmente, potuto accedere un minimo di sussidio.

Eppure ‚ come tutti sanno ‚ il gruppetto di Banchi Nuovi non ha mai rifiutato di accedere a qualsiasi bando di orientamento o di formazione. Anzi, oltre da inserire il solito numero di parenti, amici e conoscenti (basta leggere i cognomi, le residenze, gli stati di famiglia‚) questi vigliacchi prima si accaparravano le loro quote poi criticavano strumentalmente gli evidenti limiti dei progetti messi in campo da Gabriele.

Evidentemente si dimenticavano che Corrado Gabriele era semplicemente assessore di una amministrazione di centro/sinistra e non sedeva al suo posto grazie ad una rivoluzione popolare!

Del resto ‚Gabriele o non Gabriele ‚ quando si e’ trattato di contestare l’operato dell’amministrazione Bassolino non abbiamo esitato un attimo come dimostrano le centinaia di azioni di lotta messe in campo dai nostri movimenti.

Questa nostra linea politica e’ stata articolata in ogni momento anche rispetto ad evidenti forzature (come la costituzione dell’ARLAS) che l’amministrazione precedente aveva fatto per tentare di iniziare a svuotare il bacino dei precari. Certo non tutti gli obiettivi sono stati realizzati ma se oggi i precari Bros, nella difficile interlocuzione che stiamo avendo con l’Assessore Nappi, possono vantare l’esistenza di un Libretto Formativo che attesta alcune qualifiche lo devono a questa Agenzia.

Non a caso l’obbiettivo attuale di Nappi e’ quello di sminuire il valore di questo Libretto il quale se venisse abolito trasformerebbe di fatto gli attuali Precari Bros in semplici disoccupati privi di qualsiasi vero potere contrattuale nei confronti delle istituzioni.

Per quanto riguarda poi le campagne elettorali ognuno e’ stato libero di comportarsi. Tanto per fare un esempio, nelle ultime elezioni regionali, i Precari Bros Organizzati, come e’ naturale che sia non hanno dato indicazioni di voto, pur svolgendo incontri con i diversi candidati per discutere delle politiche del lavoro.

Che poi qualcuno a votato Caldoro, qualcun altro Gabriele o De Luca, qualcuno ancora Ferrero o altri si sono astenuti sono scelte queste individuali che non riguardano i movimenti di lotta.

A differenza di Banchi Nuovi che sembra (la caricatura) di un partito chi aderisce ai Precari Bros Organizzati lo fa per organizzarsi collettivamente per conquistare il reddito e il lavoro e non aderisce ad una ideologia o peggio ancora agli interessi di un gruppuscolo pseudo politico.

Per concludere.

Crediamo come abbiamo evidenziato nel comunicato che abbiamo scritto dopo l’ultimo incontro con l’assessore Nappi che la situazione della Vertenza Bros  e’ abbastanza complessa.

Non esiste nessuna garanzia occupazionale certa, non esistono scorciatoie, non esistono fantomatiche chiusure che sono vissute solo nella strumentale fantasia dei corvi e dei mestatori.

La strada che abbiamo davanti e’ quella della mobilitazione unitaria e della lotta per far valere le nostre competenze professionali, per non svendere le lotte che abbiamo condotto e per non regalare oltre 10 anni di lotta a nessuno.

I Precari Bros Organizzati si battono per la garanzia del salario e del lavoro, prima di tutto, per i protagonisti diretti della lotta e su questo non faremo sconti a nessun padrino politico e a nessuna istituzione.

Parallelamente appoggiamo e sosteniamo, come loro hanno sostenuto noi, la lotta di tutti i disoccupati organizzati (orientati, formati, altre sacche residue) affinche’ sia possibile strappare il miglior risultato possibile per tutti.

 

COORDINAMENTO DI LOTTA X IL LAVORO

centro sociale- CARLO GIULIANI