All’ attenzione delle O.O.S.S. Confederali

All’ attenzione delle O.O.S.S. Confederali
CGIL, CISL, UIL

PER LA TUTELA DELLA RETRIBUZIONE E LO SVILUPPO OCCUPAZIONALE DEI PRECARI B.R.O.S.

I movimenti unitari x il lavoro di Napoli e provincia ringraziano in primo luogo le confederazioni sindacali per l’odierna convocazione della nostra rappresentanza in merito alla questione B.R.O.S.
La stessa rappresentanza si rende disponibile a discutere ed insieme alle OO.SS di articolare argomenti e proposte finalizzate alla risoluzione dell’annosa e grave vicenda dei 4000 soggetti appartenenti al progetto Bros, i quali nella gran parte di essi annoverano e gravitano nelle fila dei “ Movimenti unitari per il Lavoro di Napoli e Provincia “. Questioni che riguardano in primo luogo la tutela e la continuità retributiva ( pari a 596 euro mensili ) e lo sviluppo di un piano occupazionale nei specifici settori dove gli stessi precari hanno competenze acquisite da precedenti percorsi formativi e certificate dall’ elaborazione di un “ Libretto Formativo“ riconosciuto dall’intesa Interistituzionale ( Governo, Regione , Provincia e Comune ) con la collaborazione dell’ Arlas ( ex Arlav ).
L’attuale vicenda Bros vive una fase difficile e di crisi, con essa anche le prospettive ed il futuro dei 4000 precari, dopo 6 anni attraversati tra percorsi formativi , sostegno economico e work-experiences, si sta rischiando un pericoloso salto nel vuoto, con preoccupanti ricadute sull’ordine pubblico.
La crisi del progetto Bros ha la sua fase acuta dopo la riunione Interistituzionale del 24 Febbraio in Prefettura, in quella data e luogo, l’ ARLAS ( in collaborazione con FormaTemp ) elabora una proposta progettuale basata sui dati di lavoro temporaneo che le Imprese ( pubblico/privato ) ne fanno richiesta attraverso le agenzie interinali, tali cifre si aggirano all’incirca 3000 unità di manodopera qualificata di bassa/media scolarizzazione, cifre che corrispondono alla gran parte dei partecipanti al progetto Bros ed è da impulso per gettare le basi di un ragionamento occupazionale di tale bacino. Sempre dagli studi Arlas, risulta che le Agenzie somministrano forme di contratti temporanei alle aziende che più si occupano del settore ambientale, di servizi, manutenzione ed assistenza; proprio quei settori dove i 4000 precari Bros hanno certificato le proprie competenze.
Tralasciando e sintetizzando il rapporto tecnico elaborato dall’ Arlas, superando l’analisi politica sui contratti atipici , questo modello era ed è un punto di partenza per ragionare su un futuro piano industriale e di sviluppo che incrocia i fabbisogni delle province napoletane, con il miglioramento di alcuni interventi infrastrutturali ordinari e straordinari , con il soddisfacimento di un reddito a prestazione occupazionale per i soggetti coinvolti, ma ancor di più condizionava il Governo Centrale a trasferire subito i 10 milioni di euro come previsti dall’intesa firmata a Roma il 10 Luglio scorso in accordo con Comune, Provincia e Regione che hanno co-finanziato il progetto con pari cifra ministeriale come sostegno al reddito.
La campagna elettorale, avvenuta alcuni giorni dopo la data del 24 febbraio, la debolezza politica mostrata da Comune e Provincia nel sostenere in maniera strutturale il piano Arlas ( causa l’ avvicendamento del piano di gestione rifiuti ), interessi trasversali che intercorrono nei rapporti Aziende/Enti Locali/Agenzie per il Lavoro, hanno provocato un critico collasso della propulsione in favore alla vicenda Bros, trasformandola in una vera e propria emergenza lavoro. Da subito il Governo ed in particolar modo il Ministro Sacconi ha subito interrotto il trasferimento dei fondi, paventando nei precari Bros lo spettro della sospensione retributiva e l’affossamento dell’intero progetto.
Sicuramente la crisi economica, la crisi occupazionale non renderà semplici tutti gli interventi in campo occupazionale, le stessa crisi non è opera dei lavoratori e dei precari, dunque non tocca a loro pagare l’involuzione del sistema capitalista e sociale italiano. A loro, lavoratori e precari, bisogna fare ogni sforzo possibile affinché vangano tutelati i beni primari per la loro sopravvivenza ( reddito e servizi ), in questo le organizzazioni sindacali hanno un ruolo fondamentale, di lotta e mediazione.

Nel ruolo storico del sindacalismo italiano e delle stesse confederazioni, i Movimenti unitari per il lavoro di Napoli e Provincia, chiedono alle OO.SS di sostenere la loro vicenda e le loro richieste in occasione della riunione tra Regione e le stesse confederazioni sulla vertenza Bros, affinché CGIL, CISL e UIL possano sostenere in quella occasione l’importanza della tutela del sostegno economico in favore della platea BROS, coinvolgendo la stessa Regione Campania in questo intervento, laddove il Governo resta fermo sulle sue posizioni, sostenere le retribuzioni fino alla risoluzione e l’intesa interistituzionale per programmare ed avviare un solido e concreto piano occupazionale nei settori dove oggi presentano carenze di programma e interventi, manodopera usurata ed organicamente scarsa. Settori come l’ambiente, bonifica e raccolta, scuola, edilizia ed infrastrutture, settori fondamentali per la tutela del patrimonio pubblico, patrimonio pubblico che tutela e garantisce una migliore vivibilità e coesione sociale

MOVIMENTI UNITARI X IL LAVORO DI NAPOLI E PROVINCIA

COORDINAMENTO DI LOTTA X IL LAVORO- centro sociale CARLO GIULIANI-
OSS IN LOTTA – UNIONE DISOCCUPATI NAPOLETANI- MOVIMENTO DI LOTTA CENTRO STORICO- SEDILE DI PORTO- EURO DISOCCUPATI NAPOLETANI
MOVIMENTO DISOCCUPATI X IL LAVORO- MOVIMENTO CORSISTI ACERRA
-UNIONE DISOCCUPATI ORGANIZZATI- SINDACATO LAVORATORI IN LOTTA- MOVIMENTO DISOCCUPATI SCAMPIA- MOVIMENTO DI LOTTA PONTENUOVO-