All’ attenzione delle Istituzioni presenti al Tavolo Interitsituzionale

L’ AMBIENTE COME SVILUPPO OCCUPAZIONALE E TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA
All’ attenzione delle Istituzioni presenti al Tavolo Interitsituzionale

Oggi il nostro percorso socio-economico apre grosse aspettative sotto il profilo di prospettive occupazionali future, essendo noi la maggior rappresentanza dei 3500 precari inseriti nelle work-experiences del Progetto I.SO.LA., un progetto che sin dal 2001 ci ha resi protagonisti di un confronto continuo e costruttivo con il Sottosegretario Viespoli, dando vita in sinergia con le Istituzioni Locali ad un percorso sperimentale,nato nel 2003,per i disoccupati di lunga durata avviando 9000 corsi di orientamento professionali poi trasformati in corsi di formazione di caratteristiche generiche senza alcuna possibilità di inserimento all’interno del mercato del lavoro. Pur riconoscendo gli sforzi delle Istituzioni Locali ed in particolar modo la Regione Campania con il suo referente al settore lavoro Assessore Gabriele, abbiamo sempre sostenuto e suggerito un processo formativo che realizzasse un programma occupazionale e colmasse le esigenze del territorio napoletano, come i servizi e l’ambiente ovvero una riqualificazione pragmatica e di contatto con esperienze nel settore occupazionale all’interno di aziende che operavano per l’efficienza del benessere collettivo e pubblico. Questo suggerimento della nostra rappresentanza costruì nell’anno 2006 ( Governo Prodi ), con risorse del Ministro Damiano ( 22 milioni di euro ) e l’ Assessore regionale al lavoro Corrado Gabriele ( 8 milioni di euro ), il progetto I.SO.LA. ( inserimento sociale al lavoro ) con una prestazione di 12 mesi con una retribuzione mensile pari a € 500, presso piccole e medie imprese che avevano come caratteristiche di mercato dal settore artigianale ai servizi alla persona. Un panorama di mercato aziendale che nel Mezzogiorno ed in Campania mostra lacune e di conseguenze scarse garanzie di opportunità occupazionali stabili. Dunque per quanto interessante come iniziativa ma allo stesso tempo non soddisfaceva le nostre richieste ed i nostri bisogni, che oltre alla ricerca di un occupazione stabile definisce il lavoro come modello culturale di utilità pubblica e collettiva, dove oltre ai processi produttivi di consumo materiale, tende a salvaguardare ed esaudire le richieste per fornire servizi di qualità ed efficienza ai cittadini, soprattutto alle fasce deboli che vedono quotidianamente sottrarsi la capacità di accedere ed usufruire di forme di reddito indiretto ( trasporti, scuola, sanità, casa ) e di vivibilità ( ambiente e sicurezza ). Proprio nel settore ambiente e vivibilità abbiamo concentrato la nostra battaglia politica ed economicista che tende al superamento del disastro ambientale di un’ emergenza che ancora oggi aggrava le condizioni dei cittadini campani provocandone malessere e rivolte popolari.
ll nostro movimento ha fatto dell’ambiente il tema centrale della sua lotta politica, in tempi non sospetti, ovvero prima dello scoppio di questa tragica emergenza ha sempre rivendicato e proposto un nuovo concetto di smaltimento e ciclo dei rifiuti, una politica ambientale ( e ambientalista ) che superi le ormai obsolete discariche ( dove ricordiamo che attorno l’uso e l’abuso di questi mezzi c’è un grosso traffico illecito di connivenze tra imprese mafiose e politica ) ciò a fronte di un incremento di prodotti di largo e veloce consumo come l’ uso della plastica per alimenti, detersivi, l’alluminio, lo scarto dei mezzi informatici, imballaggio, etc. prodotti che sono entrati ed hanno invaso il nostro stile di vita ed altamente inquinanti per la loro scarsa degradabilità ed allo stesso tempo hanno anche mutato il ciclo biologico della natura. Da sempre abbiamo proposto una nuova cultura di trattamento dei rifiuti che può mutare anche la sua interpretazione della terminologia se visti come fonte di ricchezza e sviluppo, fonte di ricchezza e sviluppo se abbraccia il principio della raccolta differenziata, del compostaggio, del riciclo, della raccolta porta a porta,della riduzione ovvero principi strategici di una nuova cultura del trattamento dei rifiuti anche come modello occupazionale per i 3500 precari del Progetto I.SO.LA. che ( dopo la prima annualità delle loro prestazioni citate nelle righe precedenti ) hanno visto riconvertito, con un ulteriore finanziamento da parte di Governo e Regione, il loro progetto all’interno delle tematiche dello smaltimento e trattamento rifiuti dove già da mesi operano nelle suddette attività più specificamente nelle operazioni di bonifica delle coste marine, monitoraggio e vigilanza del sistema della raccolta differenziata, sensibilizzazione a mezzo di consegna di materiale informativo all’incentivo presso i condomini di effettuare la raccolta differenziata e la consegna di sacchetti per la stessa attività.
Proprio su questo punto nelle ultime settimane c’è stato da parte dell’ azienda municipale ASIA un vero e proprio boicottaggio nei confronti degli operatori ISOLA, costringendoli a sospendere tale attività con una motivazione che evidenziava la contraddizione tra la menzogna propagandistica del Comune di Napoli sull’ efficienza della raccolta differenziata e la realtà costatata sulle carenze territoriali che essa mostrava, ovvero la totale mancanza di mezzi e strutture sulla sua possibile attuazione, ma anche lo sviluppo della differenziata stessa si contrasta con il decreto del Governo Berlusconi sull’attivare 7 impianti di discariche e 4 inceneritori, questo modello non risolleva le sorti di un territorio che da decenni viene martoriato da sistemi inquinanti, legali ed illeciti, dove le invocazioni ad un nuovo ciclo di rifiuti, nel rispetto dell’ ambiente e della salute viene definito un aspetto secondario se non superficiale con la cultura ed il sistema dell’incenerimento e si vuole delegare la questione prioritaria dell’unica azione possibile di un superamento del disastro come la raccolta porta a porta e differenziata a volontari e cittadini di spirito di iniziativa (quasi come opere squisitamente cattoliche e cristiane). Ribadendo a ciò la nostra linea di fermezza sul respingere l’utilizzo dei volontari come operatori di raccolta e ne chiediamo l’immediata revoca del decreto Legge che peraltro paragona le giuste lotte ambientaliste a cellule terroristiche, anzi sottolineiamo sull’utilizzo di volontari e operatori, la proposta del Sottosegretario Bertolaso, in una nota inviata all’ Assessore Gabriele nel mese di Luglio, di utilizzare proprio i precari ISOLA nelle vaste operazioni di raccolta e spazzamento ed ancora una volta ha visto protagonista in negativo il Comune di Napoli ed il suo assessore Mola che respingeva tale proposta ed impiego.
In merito alla nostra vertenza specifica ed alle nostre specifiche attività si richiede un intervento immediato dei delegati del Governo, alle Istituzioni locali presenti di prendere in considerazioni le richieste del Coordinamento di Lotta per il Lavoro che propone un processo di stabilizzazione dei precari ISOLA all’interno del vasto panorama del settore ambientale e nelle aziende già operanti, la creazione di un consorzio pubblico che gestisce la questione ambientale come patrimonio e tutela della collettività, tale processo di stabilizzazione può avvenire prendendo come suggerimento il piano dell’Assessore regionale Ganapini approvato qualche settimana addietro in giunta regionale, tale piano può realmente essere fautore di un nuovo processo e ciclo di sviluppo dell’ambiente prevedendo una riduzione al minimo degli impianti di CDR trasformando i siti superflui in impianti di compostaggio, la bonifica di cave ( territorio di profitto per la criminalità organizzata per lo smaltimento illecito ) sequestrate da intervenire per opere di riqualificazione da destinare all’agricoltura ed al verde pubblico, una forte azione di sensibilizzazione e di attivazione della raccolta differenziata, porta a porta nel più alte previsioni della Comunità Europea, che negli anni tenderà a crescere oltre il 60%. Dunque rafforzare le operazioni ambientali per il definitivo superamento dell’ emergenza rifiuti e porre fine alla mortificante struttura commissariale per un ritorno alla normalità, un ritorno alla normalità anche sul versante della gestione economica del settore ambientale che privilegi le aziende pubbliche ed il rafforzamento attraverso un piano industriale con assunzione di manodopera efficiente e qualificata che operi nel beneficio della collettività, respingendo azioni di tipo strumentale ed assistenzialista come lo stesso Sottosegretario Viespoli più volte interveniva in un suo appoggio ad azioni concrete per l’occupazione.

Distinti saluti Napoli 17 novembre ’08

COORDINAMENTO DI LOTTA X IL LAVORO
Centro sociale- CARLO GIULIANI
Via Cesare Rosaroll, 48- Napoli