NON,arrestate le nostre lotte

È in atto un grave e pericoloso attacco, da parte degli apparati repressivi, nei confronti delle lotte sociali e di resistenza alle scellerate politiche economiche, ambientali del Governo Berlusconi. Ancor più grave si sta rivelando l’ atteggiamento di cattiva gestione dell’ ordine pubblico da parte della Questura di Napoli, attraverso attacchi e metodi da “ strategia del terrore “, sta cercando di intimorire e creare un clima di paura da incutere a chiunque osi ribellarsi e manifestare il proprio dissenso per le rivendicazioni dei propri diritti. Ormai il “ braccio armato “ delle Istituzioni è un braccio libero di agire e condurre operazioni di repressione senza nessun controllo o regole da seguire. Dopo gli arresti, fermi e denunce, ora si attua il metodo del sequestro di persona, così com’ è capitato a 2 studenti la scorsa settimana, o ancor peggio, inventarsi capi di imputazione, buoni per arrestare qualche “ ribelle “
Questa “ strategia del terrore “ non nasce per caso, è un’ opera concessa liberamente dalle Istituzioni, dalla Giunta Caldoro che ha trasformato ogni vertenza territoriale in questioni di “ ordine pubblico “, con l’appoggio di qualche giornalista servile che volentieri si presta ad una estesa campagna di criminalizzazione ai danni dei movimenti di lotta, comitati studenteschi e di tutela per l’ambiente.
Dunque ci rivolgiamo, oltre che ai singoli compagni, ai movimenti, anche alla cittadinanza napoletana, affinché non si lasci coinvolgere in luoghi comuni e considerazioni di facili strumentalizzazioni che tendono ad isolare chiunque osi
“ disturbare il manovratore “ .
Le politiche della Giunta Caldoro, del Governo Berlusconi stanno apportando tagli all’occupazione, tagli alla scuola con sovraffollamento di classi e riduzione dei docenti, ai servizi sociali, alle prestazioni sanitarie ed ospedaliere, rendendo sempre di più difficile e tortuoso l’accesso al diritto alla cura, al lavoro, ad una vita dignitosa. Con la motivazione di una crisi economica che sta mettendo in serio pericolo le condizioni economiche, in primo luogo delle fasce deboli, non possiamo arretrare e lasciare che arrestino le nostre giuste ragioni di salvaguardare i nostri diritti e pretendere una vita migliore.

COORDINAMENTO DI LOTTA X IL LAVORO
Centro sociale- CARLO GIULIANI