A proposito di alcune notizie circolate sui mezzi di informazioni cittadini

Ancora una volta abbiamo appreso dalla stampa cittadina, di Venerdì 5 novembre, un nuovo elenco di inesattezze e di falsità in merito al Progetto Bros.

Diciamo subito che i dati diffusi dall’Assessorato al Lavoro, Severino Nappi, sono un elenco di banalità e di imprecisioni le quali servono, unicamente, ad inquinare i dati reali della Vertenza Bros.
L’Assessore Nappi da un lato presenta come uno scandalo che alcune decine di precari risiederebbero fuori regione e dall’altro vuole accreditare l’idea che in unico nucleo familiare non possono esserci più soggetti fisici che partecipano al Progetto Bros. Tutto ciò, oltre ad apparirci offensivo per la dignità dei precari, è contrario ai sacrosanti principi costituzionali che regolano la vita civile del paese.
Naturalmente – come è nello stile dell’Assessore Nappi – la diffusione di queste notizie sono seminate ad arte per alimentare confusione e disorientamento contro le rivendicazioni sociali che sosteniamo quotidianamente ed in forma pubblica nella città di Napoli.
Ad esempio, tanto per limitarci ad un aspetto eclatante, quando Nappi definisce sussidio il compenso ai precari Bros afferma una interessata bugia in quanto le attività sia di I.SO.LA. prima e sia di Bros successivamente sono sempre state incardinate allo svolgimento di attività teoriche e pratiche presso aziende pubbliche e private. Tutto, quindi, ma tranne che pura assistenza. Certo si potevano organizzare meglio i rapporti tra le varie istituzioni firmatarie del Progetto e le aziende ma questo – ci sia riconosciuto – non è un problema che è derivava dalla nostra volontà.
Paradossalmente l’unico sussidio elargito è stato distribuito dall’ Amministrazione Caldoro la quale per i mesi di giugno, luglio ed agosto ha corrisposto tre pagamenti ai precari Bros senza svolgere nessuna iniziativa né di formazione e né lavorativa.

Accanto a questo elenco di falsità stanno emergendo, sempre da indiscrezioni che ricaviamo dalla stampa cittadina, alcune notizie riguardanti un ipotetico progetto di inserimento lavorativo per circa 1500 disoccupati attraverso non meglio identificate convenzioni con Agenzie Interinali e Società di Formazione legate, come risulta da informazioni in nostro possesso, ad esponenti politici e sindacali della città di Napoli.
Convenzioni ed accordi di cui non vengono specificati i criteri di selezione i quali, da quello che riusciamo a comprendere, sarebbero fortemente discrezionali e differenzianti per l’intera platea dei precari Bros.
E’ evidente – quindi – che ci troviamo ad un bivio della Vertenza Bros la quale non può essere affogata da un nuovo colossale imbroglio che, inevitabilmente, sarebbe scaricato sulle spalle dei precari.
A questo proposito – come già abbiamo illustrato in un incontro che si è svolto presso la Prefettura di Napoli – vogliamo avanzare una proposta alle istituzioni comunali, provinciali e regionali. Una proposta su cui richiamiamo anche l’attenzione del Governo nazionale.
L’intera area metropolitana napoletana è, di nuovo, investita da una grave Emergenza/Rifiuti e le soluzioni che stanno emergendo vanno nella direzione di dilatare nel tempo i caratteri strutturali di questo problema attraverso l’apertura di altre discariche e la costruzione di nuovi inceneritori.
Perché, allora, non utilizzare (attingendo dai fondi già disponibili subito) le competenze professionali dei precari Bros per avviare – praticamente a costo zero per le istituzioni – un programma di Raccolta Differenziata dei Rifiuti, gestito sinergicamente dal Comune di Napoli, dalla Provincia di Napoli, dall’Asia e dalle Municipalità, in modo da rappresentare una positiva inversione di tendenza rispetto a quanto prodotto fino ad ora.
Questa proposta, allo stato attuale, non graverebbe sulle casse delle Amministrazioni, in quanto ogni precario Bros può usufruire di una dotazione economica di circa 5000 Euro all’anno che sommati ai fondi “congelati” presso il Ministero del Lavoro (pari a circa 7500000 di Euro) sarebbero la base economica sicura per la fattibilità di questo tipo di operazione in favore dei precari e dell’intera città.

SFIDIAMO, DUNQUE, LA PREFETTURA DI NAPOLI, LA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA, LA PROVINCIA ED IL COMUNE DI NAPOLI AD ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO COSTRUTTIVO E PROPOSITIVO VERSO QUESTA NOSTRA PROPOSTA LA QUALE, PER QUANTO CI RIGUARDA, E’ SUSCETTIBILE DI MODIFICAZIONI E DI EVENTAULI INTEGRAZIONI CON L’OBIETITVO DI GARANTIRE UN LAVORO CERTO E DIGNITOSO PER TUTTI I PRECARI BROS.

Coordinamento di lotta x il lavoro