Appello rivolto al Consiglio Regionale

IN OCCASIONE DELLA SEDUTA MONOTEMATICA SU FORMAZIONE E LAVORO.

Il coordinamento di lotta x il lavoro ad 8 anni dalla sua costituzione e di mobilitazioni di massa per lottare contro le condizioni di disoccupazione e di precarietà che centinaia di migliaia di soggetti vivono quotidianamente nella loro esistenza in questa regione ed in particolar modo nella città di Napoli. Nel nostro percorso politico attraverso iniziative di propaganda e manifestazioni abbiamo evidenziato e caratterizzato proposte di contrasto alle molteplici emergenze che affliggono il territorio campano,proposte di intervento pubblico e rafforzamento del tessuto sociale attraverso progetti formativi seri e concreti finalizzati al lavoro e non di sperpero di denaro da destinare a enti formativi o aziende private che spesso si costituiscono in lobby elettorali per i vari schieramenti politici ,creando corsi di formazione sterili da svilupparsi poi sul mercato del lavoro oppure specializzazioni generiche non mirate a nessun settore produttivo
In questi ultimi anni abbiamo assistito al crescente clima di tensione e caos generale dovuto ad un aumento della micro-crminalità ed un inasprirsi di faide di clan camorristici per il controllo del territorio e di mercati paralleli,dove spesso i giovani trovano rifugio e sussistenza economica e riferimenti sociali perché abbandonati ed emarginati dalla partecipazione diretta sia della attività politica e sociale che produttiva. La nostra presenza sul territorio di scampia è stata rilevante e fondamentale nel denunciare il clima repressivo e la militarizzazione del luogo che non produceva altro che maggior malessere,malcontento e sfiducia degli abitanti stessi laddove serviva e serve un serio impegno di responsabilità politica amministrativa nel dar risposte dove maggiore è la richiesta di case dignitose ed efficienti servizi e utenze,la totale assenza di politiche sociali creando centri di aggregazione e culturali con gestione pubblica e popolare,di scuole efficienti e funzionanti,di progetti formativi concreti e finalizzati secondo le esigenze ed il funzionamento del territorio stesso,progetti destinati ai soggetti che in quel luogo vivono maggiormente il disagio sociale.
In questi anni abbiamo assistito a continui disastri idrogeologici con nubifragi,alluvioni ed allagamenti che si sono abbattuti sulla regione campania per il mal funzionamento delle condotte fognarie e carenti misure di salvaguardia dell’ambiente,partendo dall’esempio dell’agro-sarnese dove maggiori sono stati i danni causati da eventi atmosferici che hanno prodotto vittime e distruzioni di intere province,distruggendo anche l’attività agricola che sosteneva migliaia di famiglia contadine tuttora abbandonati in uno stato di miseria. I danni ambientali non risparmiano la città di Napoli che non riesce a contenere violenti piogge torrenziali creando quartieri-palude e scroscianti fiumi di detriti,rifiuti e liquidi acidi dannosi poi per la salute stessa del cittadino,più volte abbiamo chiesto maggior efficienza in questo settore da rafforzare formando ed impiegando nuova manodopera per un intera e complessiva ristrutturazione della condotta fognaria e del sottosuolo metropolitano,per un efficiente miglioramento nel risanare le province vittime di questi eventi.
Tra le tante battaglie che ci ha visti protagonisti negli ultimi anni su tematiche sociali è stata al fianco della emblematica e gloriosa lotta del popolo di acerra che si opponeva alla costruzione del termovalorizzatore sul proprio territorio e difendeva il giusto e dignitoso diritto alla vita,alla salute,insieme ai vari comitati abbiamo richiamato l’attenzione ad una diversa politica dello smaltimento dei rifiuti che non nuocesse alla vita dei cittadini,in particolare di un popolo come acerra che ha già fatto i conti con le maggior mortalità di cancro causa la diossina emanata dalla montefibre di cui solo oggi si riscontrano i risultati o per meglio dire i danni. Su questo tema abbiamo evidenziato e rivendicato un piano di rifiuti alternativo ovvero un rafforzamento e miglioramento della raccolta differenziata,una politica di impiego del materiale sezionato e riciclato,un risanamento ed un controllo totale delle falde acquifere e di tutti i terreni inquinati da cui è possibile rilanciare una politica agricola che da sempre il mezzogiorno è stato il fulcro centrale della produttività di questo settore .

La nostra lotta,le nostre iniziative ancora oggi ci vedono impegnati sul fronte lavoro in una aperta vertenza con l’ente regione ed in particolar modo con l’assessore alla formazione e lavoro,sull’immediato avvio dei 3500 corsi di formazione per i corsisti che hanno concluso la prima fase di orientamento,un percorso di cui noi ne siamo stati vivi protagonisti per aver intravisto attraverso questo progetto un’ opportunità di sbocco occupazionale,un percorso a cui abbiamo creduto ed inciso nella parte finale della scorsa consiliatura regionale dove la ex ass. buffardi deliberava soltanto 1200 corsi disponibili per 3500 orientati,una condizione che noi non accettavamo perché ritenevamo diritto di tutti gli orientati partecipare ad un successivo è più mirato progetto formativo,creare un precedente e credibilità al progetto sperimentale anche per chi si avviava a seguire la seconda fase dell’orientamento dove ci fosse maggior intesa tra istituzioni e aziende formatrici nel creare possibilità di accesso a tutti i 6500 orientati pur rispettando i due blocchi iniziando a concretizzare in sviluppi occupazionali i progetti per i 3500 corsisti da qualificare,da poter considerare che all’ordine del giorno ci sono vaste aree che andranno bonificate e ristrutturate come le zone di Napoli est ed ovest,da bagnoli a ponticelli,un potenziamento e miglioramento delle infrastrutture della rete ferroviaria ed un rafforzamento dei trasporti su gomma;pensiamo che siano questi settori dove poter creare una discussione ed un confronto per creare una occupazione stabile da attingere dal bacino dei futuri corsisti. Sempre in merito all’oggetto in discussione rivendichiamo una giusta e dignitosa retribuzione mensile per ogni corsista partecipante che sia equiparata al caro-vita rispetto al misero rimborso spesa di 2 euro-ora previsti dalla normativa europea che certamente non risolve il problema del soddisfacimento dei bisogni primari.
In merito a ciò notiamo non solo un grave ed irresponsabile ritardo da parte dell’assessorato di competenza nel dar l’avvio ai corsi preposti ,ma ancora un affarismo clientelare della gestione del progetto tra le istituzioni e le aziende,la nostra opposizione a questa politica affaristica è indiscutibile,vogliamo anzi pretendiamo non solo l’avvio immediato dei 3500 corsi di formazione oggi al centro della discussione,ma già un avviato confronto su quali saranno gli sviluppi occupazionali dei corsisti qualificati.
In ultimo vogliamo concludere questo nostro documento ricordando l’aspetto importante di una battaglia politica e sociale che vede impegnati i movimenti napoletani,riteniamo antidemocratico e contraddittorio l’atteggiamento dell’amministrazione del centro-sinistra in campania nel chiudere il confronto ed il dialogo con le parti sociali,con i movimenti popolari che dal basso si organizzano per rivendicare il giusto e dignitoso diritto ad un miglioramento delle proprie condizioni sociali ed economiche,contraddittorio perché mentre al livello nazionale si oppone ad una riforma costituzionale che delegittima la democrazia parlamentare per non evocare ritorni di fantasmi lasciati alle spalle,a Napoli lascia che il problema lavoro si trasformi da questione politica a questione di ordine pubblico da risolvere tra le forze dell’ordine ed i movimenti in campo.
In merito al nostro scritto auspichiamo di prendere in considerazione le nostre proposte,il nostro appello affinché si ripristini la credibilità politica e la piena legittimità dei movimenti nella loro produttività e capacità politica spesso occultata dalle istituzioni stesse che servendosi della carta stampata che li riduce ad un nucleo di teppisti o peggio criminali pretestuosi per altri fini

COORDINAMENTO DI LOTTA X IL LAVORO
CENTRO SOCIALE-COORDINAMENTO PER I DIRITTI SOCIALI

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